anche le comete hanno una cupola
Installazione all’interno della mostra RIVOLTA FEMMINILE a cura di Anda Klavina
anche le comete hanno una cupola
La cupola, fuoco prospettico di tanti edifici del culto che ha valenza architettonica ed immateriale insieme, potente magnete dell’attenzione estetica che si rivolge alla tensione spirituale, è la volta dell’infinito. E’ mediante le cupole che i sensi dell’arte abbracciano lo spirito creatore. Cosi le vediamo comparire nel mio lavoro ultratrentennale, attratta da sempre dalla forma, come pura geometria e atmosfera insieme, ma la cupola è nondimeno antropomorfa.
L’ambivalenza corporale è insita nella concezione della cupola fin dal suo disegnarsi nel nostro sguardo, quando guardiamo come per toccare, e attraverso tante epoche e fedi, essa ne condivide da millenni le simbologie e le umane verità sul versante della tolleranza.
L’installazione minimale dove bianche semisfere tridimensionali dalla grafia pura, trasfigurano nella maternità del corpo, si eleva ad un principio di astrazione… Dedicata alle donne costrette nei secoli a “non essere” e a nascondersi, impone queste strutture “RI-UNITE” sotto un velo antico e poetico, una sorta di “tela di Penelope” o “velo da Sposa”, come emblema femminile essenziale.
Quest’opera simbolica non è improntata ai canoni del sacro, piuttosto allo “spirito creatore” interno ai linguaggi come affermazione della propria soggettività e creatività.
RIVOLTA FEMMINILE (2024)
a cura di Anda Klavina
Nell’estremo ovest della Sicilia, nella città di Trapani, in fermento, una collettiva, curata dal critico d’arte lettone Anda Klavina, seguendo le orme di Carla Accardi…Nel centenario della sua nascita.
“La Rivolta Femminile” (con il sottotitolo La soggettività femminile nell’arte contemporanea siciliana), è visitabile nel monastero di San Domenico a Trapani. Oltre 12 artiste legate alla Sicilia, si sono ispirate al manifesto del 1970 Rivolta Femminile dell’ artista trapanese Carla Accardi e dalla critica d’arte toscana Carla Lonzi (in cui si rivendicava l’autonomia femminile), traendo la sua forza dagli esempi di emancipazione femminile nella storia regionale e giocando altresì con l’etimologia della parola rivolta (da ri-voltare: voltare di nuovo, da intendersi come ritorno), la mostra esamina varie forme di dissenso e fa riflettere su come le donne, attraverso l’arte, rivendichino il loro potere oggi.
Le artiste che hanno aderito sono: Ilaria Facci, Giovanna Scarcella, Angela Trapani, Erika Montagna, Anitra Berzina, Piera Campo, Savior Lunastorta, Helena Grompone, Giovanna Miceli, Joetta Savona, Francesca Scalisi, Elena Alaimo, Rita Ernst, Valeria Arneodo.
I media usati sono diversi come diversi sono i materiali, le artiste hanno avuto così piena libertà di espressione per avventurarsi e ri-trovarsi in alcuni degli angoli più profondi della loro identità femminile, rivelando traumi e desideri esistenziali, criticando l’istituzione della famiglia, senza evitare di esaminare il lato oscuro della maternità e parlando a nome di chi non ha voce, oltre a ideare un nuovo tipo di identità: fluida, pienamente espressa, al di là dell’attuale discorso di genere.
* La mostra Rivolta Femminile è il culmine di una serie di incontri con le artiste intitolata La soggettività femminile nell’arte contemporanea siciliana, facilitata da Anda Klavina nella stagione 2023/24 e incentrata sulle pratiche artistiche femminili legate alla Sicilia. “In questo momento importante di ‘ritorno’ del femminile, la mostra si concentra sul senso femminile dell’esistenza”, spiega la curatrice Anda Klavina. “Quando ha cercato di dimostrare la sua teoria secondo cui l’Odissea fu scritta da una principessa trapanese di nome Nausicaa e non da Omero, lo studioso inglese Samuel Butler ha citato come prova che il poema dà la priorità alle cose nell’ordine in cui lo farebbe una donna. Anche questa mostra offre l’opportunità di guardare al mondo attraverso un filtro, una prospettiva puramente femminile”.
Durante la mostra, oltre alle performance, si effettueranno dei talk per ogni artista.
Dal 20 agosto al 30 settembre 2024